- Pubblicata il 22/08/2019
- Autore: Paolo
- Categoria: Racconti erotici etero
- Pubblicata il 22/08/2019
- Autore: Paolo
- Categoria: Racconti erotici etero
Una Dea a Bologna - Vibo Valentia Trasgressiva
Ho incontrato una Dea a Bologna. Ecco come inizia questa storia di amore, sesso e delusione. Quando lo vista per la prima volta sono rimasto abbagliato dalla sua bellezza, lei era tutto ciò che avevo sempre desiderato, un viso dolce, quasi angelico, piccolo e tondino. Le sue labbra a forma di cuore, rosate e carnose, un nasino piccolino e le guance rosate, ma erano i suoi occhi la parte di lei che più preferivo, castano scuro nelle giornate grigie e castano chiaro in quelle di sole, ogni volta che lei mi degnava con il suo sguardo il mio cuore saliva in gola, non mi ero mai sentito cosi. Dopo mesi di corteggiamento, dove la portavo a pranzo fuori, gli portavo la colazione al lavoro, gli scrivevo delle poesie, ero sempre attento e premuroso, lei finalmente decide di concedersi a me. Avevamo una cena con degli amici in comune a Ravenna, quella sera chiedo a lei se anzi che tornare a Bologna dopo cena voleva restare a dormire con me, lei mi disse di si. E' stato il giorno più bello della mia vita. Prenoto la stanza, durante la cena ridiamo e scherziamo con i nostri amici a tavola, la serata si svolgeva in maniera sublime. Finito la cena lei saluta le sue amiche e mi chiede in quale hotel avesse prenotato, gli do l'indirizzo e ci accordiamo di trovarsi li davanti. Partiamo, ognuno con la propria macchina, io arrivo prima di lei, la aspetto nel parcheggio dell'hotel ma nulla lei non arrivava, iniziavo a pensare che non venisse più, ma in lontananza intravedo la sua macchina, una punto grigia, arrivava ad alta velocità e con la musica altissima, era lei. Lei parcheggia affianco alla mia macchina, aspetto che spenga il motore e gli apro la portiera, sapevo che lei apprezzava certi gesti, era come una donna di altri tempi per certe cose. Saliamo in camera, io ero imbarazzato mentre lei sembrava tranquilla come se non fosse la prima volta con me, non ho mai capito come riusciva a mantenere la calma in quel modo. Resto immobile e aspetto che sia lei a fare la prima mossa. Lei mi fissava con quegli occhioni marroni, ha iniziato a spogliarsi davanti a me, ed io che pensavo volesse spegnere la luce, spogliarsi in bagno, insomma quelle cose che fanno le donne normali. Lei no, lei era tutto tranne che normale. A luce accesa si spoglia restando soltanto in intimo, indossava mutandine e reggiseno in pizzo nero, mi metto seduto a letto e osservo il suo corpo, sembrava disegnato a pennello, lei si avvicina a me inclinandosi in avanti mi sussurra all'orecchio, mi ha chiesto se avevo intenzione di restare vestito, era un intimato ed io lo colto subito, inizio a sbottonarmi la camicia ma a metà dei bottoni sbottonati lei mi apre la camicia strappando i bottoni che erano ancora chiusi, poi mi spinge indietro sdraiandomi con violenza. Mi sale sopra e mi graffia il petto, l'addome fino ad arrivare ai bottoni dei miei pantaloni, gli apre, si sposa e mi sfila i pantaloni, io ero eccitatissimo e quando lei lo scopre sorride, ero però anche molto imbarazzato, avevo paura di non essere all'altezza, i suoi modi mi incutevano timore, timore di sbagliare, di fare qualcosa che a lei non piaceva, perciò mi astengo e lascio fare tutto a lei. Cosi lei va nella sua borsetta e tira fuori il preservativo, io non li avevo nemmeno, ma lei sfortunatamente si, cosi la lascio fare, me lo mette lei, toccandomi e segandomi, volevo penetrarla ma lei ci girava intorno, non capivo quale gioco stesse facendo, ero disorientato, non avevo mai avuto a che fare con una donna cosi sicura di sé. Cosi lei mi dice di sdraiami più in alto al letto, arrivo con la testa sopra il cucino vicino alla spalla del letto, lei mi sale sopra ancora in intimo, passa la sua figa sopra il mio cazzo e sento un calore quasi disumano, lei continua a salire, struscia la figa sui miei addominali, sul mio pettorale, sale ancora fino ad arrivare sul mio viso, io alzo la testa, volevo mangiargli la figa e l'avrei presa con una boccata sola, ma lei mi ferma prima chiudendo la mia bocca con la sua mano, cazzo persino la sua mano mi eccitava, la sua pelle era cosi morbida e delicata, aveva un odore buonissimo, perciò la lascio fare. Lei sorride e con un versetto mi dice di no scuotendo la testa, poi si abbassa con la figa sul mio collo sedendosi sul mio pettorale, ecco che inizia a togliersi il reggiseno, piano, con delicatezza, si sfila una spallina alla volta, io bramavo quel momento, ma quando lo toglie me lo mette sopra gli occhi! Scuoto la testa per farlo scendere giù e poter ammirare la sua bellezza, erano perfetti, faccio scivolare la mia mano sul suo corpo, mi godevo ogni centimetro della sua pelle fino ad arrivare al suo seno, gli stringo dentro la mia mano e intanto sentivo il mio cazzo sempre più duro! Lei zitta continuava a sorridere, si alza leggermente e riavvicina la sua figa al mio viso, senza abbassarsi gli slaccia anche le mutandine che erano legate su entrambi i lati, cosi se le toglie e vedo la sua figa bellissima sopra la mia faccia, sentivo da lontano il calore che emanava, volevo assolutamente mangiarla! Cosi sei si abbassa pian piano fino ad arrivare a portata della mia lingua, me la dava in bocca e poi me la toglieva alzandosi, mi stava facendo impazzire, ha fatto cosi due, tre volte ed io non ho più resistito, ora basta, la solevo di peso, la giro e la sdraio a letto, la tiro per le caviglie e gli apro le gambe, ora era mia! Mi metto li a leccargliela e gustarmela, gli succhiavo il clitoride e lei ansimava, sempre di più, cosi io ho continuato, adoravo vederla godere, lei stringeva le lenzuola dentro il suo pugno e inarcava la schiena, stava per venire, perciò continuo, glie la lecco ancora ero affamato, mi ha fatto aspettare per troppi mesi, non gli do tregua, glie la lecco sempre più forte fino a farla venire, per mia sorpresa lei non veniva come le altre, lei squirtava, mi letteralmente schizzato sul viso tutta la sua voglia! Cosi gli salgo sopra e la penetro subito, tutto in un colpo, lei urla, non capivo se era piacere o dolore, forse ero stato troppo violento, perciò rallento e lo tiro leggermente fuori, lei però mi afferra dai fianchi e mi tira dentro ancora, stava godendo e ne voleva ancora, gli sbatto dentro sempre più forte, lei aveva gli occhi chiusi e ansimava come una porca, la sua figa era cosi calda e bagnata che non riuscivo a staccarmi, sono venuto dopo nemmeno 5 minuti, fortunatamente mi aveva messo il preservativo perché ero cosi preso che non sono uscito in tempo, non mi sono nemmeno accorto e stavo già sborrando, cazzo mi vergognavo e avevo paura si incazzassi, ma ancora una volta mi ha dimostrato di essere diversa dalle altre, sorride e mi chiede se volevo una sigaretta. Gli dico grazie, non per la sigaretta ma per non avermi fatto pesare il fatto che sia venuto in 5 minuti. Però avevo il cazzo ancora bello duro, mentre lei prende la sigaretta in borsa e va sul balcone della camera, io corro in bagno mi sfilo il preservativo pieno, lo lavo per bene e torno da lei, lei appena vede che avevo il cazzo ancora duro sorride e Dio quanto era bella quando sorrideva, ci fumiamo una sigaretta in silenzio, lei guardava le stelle, mentre io guardavo lei. Finito la sigaretta, mi avvicino a lei per baciarla, non ci eravamo ancora baciati, ma lei ancora una volta chiude la mia bocca con la sua mano, non capivo, tutte le donne volevano essere baciate e coccolate dopo il sesso, lei no, lei mi ha chiuso la bocca, alzato un sopracciglio e mi ha chiesto se ero pronto a farlo sul serio, la sua domanda subito mi ha spaventato, ma ormai tutto di lei mi aveva spaventato eppure mi aveva anche affascinato. Gli dico di si, ero pronto, non era vero ma per lei ero pronto. Il cazzo non so come mai non ne voleva sapere di andare giù, perciò torniamo a letto, la stavo per prendere in braccio e sdraiarla ma lei si è mossa prima di me e mi ha spinto giù. Mi è salita sopra, stavolta però non voleva farsi leccare la figa, stavolta voleva farlo sul serio, ed io ero curioso di capire che cazzo intendeva per farlo sul serio! Cosi mentre lei era sopra di me ha preso un cucino e tolto la sua fodera, l'ha attorcigliata e poi mi ha chiuso gli occhi, la lascio fare, ormai mi fidavo ciecamente di lei, ero terrorizzato ma allo stesso tempo ero sicuro che qualsiasi cosa lei aveva in mente, io avrei goduto tantissimo! Cosi lei prende un altro preservativo, me lo mette e poi si lascia penetrare, piano, troppo piano, non capivo come mai, ma la lascio fare, lei fa scivolare il mio cazzo dentro la sua figa fino in fondo, quando era arrivata a limite poi ha iniziato a cavalcarmi, mi stringeva i pettorali e mi cavalcava sempre più forte, la sentivo ansimare sempre di più! Cosi dopo pochissimo lei è venuta! Io resto dentro di lei, mi metto seduto e continuo a scoparla, lei mi sfila la federa dagli occhi, la tiravo su e giù e lei continuava ad urlare, le sue urla erano indimenticabili, mi cavalcava ancora quando è venuta un'altra volta, lascio che lei finisca di venire e mi alzo in piede con lei in braccio, la sbatto contro il muro e le faccio fare su e giù, lei aveva sempre gli occhi chiusi, ma urlava e sudava, stava godendo ed io di più! Dopo 1 ora più o meno mi ha fatto venire ancora! Quella volta però mi addormento a letto con il preservativo ancora sul cazzo e quando mi sveglio dopo qualche ora mi giro a cercarla e non c'era più. Se n'era andata senza dire nulla, senza nemmeno un bigliettino, zero. Dopo quella sera lei non mi ha rivolto la parola per diversi giorni e non ha mai capito il perché, era sparita e sfuggente. Dopo giorni quando mi ha parlato lo ha fatto soltanto per chiedermi quando avrei prenotato nuovamente una camera in hotel. La stronza non mi ha spiegato il perché se n'era andata senza dire nulla, non mi ha spiegato perché non mi parlava nulla! Ma voleva scoparmi ancora e cosi è stato! Io però l'amavo, ma non ho mai avuto spazio per avere più di qualche scopata ogni tanto.
Altre storie in Racconti erotici etero